Sia l’ABS che il PLA sono polimeri termoplastici,
ovvero polimeri formati da catene per lo più lineari, non legate le une
alle altre, quindi non reticolate. Per questo, rispondono ad un aumento
di temperatura con una diminuizione di viscosità e quindi con una
maggiore propensione alla formatura. Entro certi limiti, il ciclo
riscaldamento-flusso-raffreddamento può essere ripetuto più volte in
quanto la transizione tra lo stato plastico e quello vetroso è di
carattere fisico e non chimico, quindi reversibile. Questo aspetto è
molto importante perchè ci fa capire che in realtà il polimero non deve essere lavorato allo stato fuso ma allo stato di transizione vetrosa il che garantisce la permanenza delle proprietà meccaniche originarie del materiale, una volta indurito.
Entrambi sono facilmente reperibili sul mercato sotto forma di filamenti colorati o neutri e dal diametro variabile (in genere 3mm o 1.75mm).
ABS:
L’acrilonitrile-butadiene-stirene o ABS
è un termopolimero molto diffuso grazie alla sua leggerezza e rigidità
ma anche al fatto che può essere sia estruso che stampato ad iniezione.
Attualmente è usato in vari ambiti, oltre a quello della prototipazione
rapida, per esempio lo si ritrova nei LEGO, in alcuni strumenti musicali
a fiato e in tubi idraulici. Possiede buone proprietà meccaniche, lo si
usa, infatti per oggetti che devono garantire una certa rigidezza e
durabilità